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La Smorfia: le origini di un gioco popolare diventato fonte di ispirazione

La Smorfia: le origini di un gioco popolare diventato fonte di ispirazione

La Smorfia è il libro dei sogni, usato per trarre dai vari sogni i corrispondenti numeri da giocare al lotto, viene chiamata anche cabala. Altre teorie sono infatti propense a credere che l’origine della Smorfia risieda all’interno della tradizione cabalistica ebraica. Secondo la Cabala (Qabbalah), nella Bibbia non vi è parola, lettera o segno che non abbia qualche significato misterioso correlato. Il mondo stesso non sarebbe altro che un insieme di simboli da decodificare. Per questo i cabalisti crearono una sorta di dottrina interpretativa per svelare i significati nascosti dietro alla realtà apparente.

 

L’origine del termine “smorfia” è incerta, ma la spiegazione più frequente è che sia legata al nome di Morfeo, il dio dei sogni nell’antica Grecia. La smorfia è tradizionalmente legata alla città di Napoli, che ha una lunga tradizione di affetto nei confronti del gioco del lotto, ma esiste un gran numero di smorfie locali legate ad altre città. In ogni smorfia un vocabolo, un evento, una persona, un oggetto, è trasformato in uno o più numeri, attraverso una codifica anche abbastanza precisa che prevede un numero diverso a seconda del contesto. Ad esempio “giocare” fa 79, ma cambia se si gioca ai cavalli (81), al lotto (33), a calcio (50), a carte (17), o a scacchi (22) e così via.

 

La smorfia originariamente veniva tramandata oralmente, successivamente trascritta su carta. Vista l’origine popolare della smorfia, non sono poche le edizioni della smorfia che utilizzano le figure, per gli analfabeti, affiancate ai numeri. La Smorfia è spesso stata fonte di ispirazione anche per il cinema diventando talvolta protagonista di dialoghi e sketch ideati e proposti soprattutto da attori napoletani.